La favola della buonanotte: L’energia del mondo
Abbiamo creato per te la rubrica "La favola della buonanotte". Un rituale importante per grandi e per piccoli. Con la rubrica della favola della buonanotte ti raccontiamo una favola per farti passare un dolce momento prima di andare a dormire.
La favola del mercoledì della buonanotte scelta per te è:
In questa favola della buonanotte un folletto ambizioso ha un desiderio. Riuscirà ad inventare un’energia pulita per le sue macchine?
C'era una volta un folletto di nome Car che aveva un grande sogno. Voleva costruire un carretto che si muovesse senza il bisogno di essere spinto da qualcuno. Vedeva che gli abitanti del mondo reale si muovevano con certe scatolette con le ruote che chiamavano automobili.
Nel Sottobosco invece si muovevano solo a piedi oppure si muovevano con le foglie che andavano con la corrente del fiume.
Non avevano dei mezzi di locomozione e a Car le scatolette con le ruote piacevano tanto.
Un giorno il piccolo Car andò dal Grande Albero, che vedendolo disse:
Ciao Car, che bello vederti, raccontami cosa ti porta da me?
Il folletto rispose:
Grande Albero, vorrei costruire una macchina come quelle degli abitanti del mondo reale. Una macchina nel sottobosco? Devi sapere caro piccolo Car che le macchine nel mondo reale per camminare da sole bruciano benzina e con i gas di scarico che producono fanno soffrire Madre Natura! Osserva come sono tristi gli alberi del mondo, lavorano tutto il giorno per togliere smog e generare ossigeno, ma alcuni di loro non ce la fanno e seccano. Il Sottobosco per nostra fortuna è ancora un luogo pulito e la benzina non c’è.
Car rispose:
Come faccio allora? Io voglio costruire una macchina, non voglio andare a piedi come facciamo tutti nel sottobosco. Dovrai usare tanto tanto ingegno.
Disse il Grande Albero con amore.
Dovrai pensare a una fonte di energia. È l’energia ciò che fa muovere le cose. Se vuoi spostare un oggetto da un posto ad un altro lo prendi con la mano e lo sposti. Ciò che ti serve per muovere la mano è l’energia. La tua energia viene dal cibo, tu mangi e hai la forza per spostare quell’oggetto. Ho capito!
Disse il piccolo.
Ma io non posso fare una macchina che va a cibo. Non posso mettere a bruciare le mele, le pere, le banane.
Rimase tutto il giorno a pensare e a ripensare…
Ripensava a quanto si erano detti con il grande albero mentre era seduto davanti ad un Prato Fiorito.
Quale poteva essere la sua fonte di energia?
La mattina dopo si accorse che tutti i fiori aprivano i loro petali illuminati dal sole alto nel cielo e allora capì. Il sole era la più grande fonte di energia che aveva a disposizione!
Cominciò a raccogliere dei particolari petali, quelli che si aprivano più velocemente, prese decine di fiorellini di vari colori. Poi progettò un particolare meccanismo che costruì con dei fili di canapa e delle rotelle fatte con la corteccia di albero.
Collegò questo meccanismo ad un piccolo carretto e sopra mise i petali dei fiori che sensibili ai raggi del sole si muovevano facendo funzionare il meccanismo che trasmetteva l’energia alle ruote del carretto. Le ruote del carretto giravano e lui riusciva a spostarsi nel sottobosco grazie all’energia del sole!
Era felice e corse dal Grande Albero per raccontargli cosa aveva fatto.
Il Grande Albero disse:
Il tuo ingegno, piccolo Car, ha dimostrato che non serve la benzina che hanno nel mondo reale per produrre l’energia. L’energia si può ricavare anche dal sole che non fa soffrire Madre Natura!
E vissero tutti felici e contenti in un sottobosco pulito e senza inquinamento.
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