La favola della buonanotte: La felicità è nello stagno
Abbiamo creato per te la rubrica "La favola della buonanotte". Un rituale importante per grandi e per piccoli. Con la rubrica della favola della buonanotte ti raccontiamo una favola per farti passare un dolce momento prima di andare a dormire.
La favola del mercoledì della buonanotte scelta per te è:
La felicità è nello stagno!
La storia della ranocchia che insegnò al principe cos'era davvero la felicità.
(© 2021 Favole per bambini)
C’era un piccolo principe che era molto triste perché non riusciva a rendere felice il suo popolo. Un giorno passeggiando per i viali del giardino del suo castello incrociò per la sua strada una piccola ranocchia. Era di un colore verde così brillante che il piccolo principe non potè fare a meno di fermarsi a guardarla estasiato.
La ranocchia continuò a saltellare verso il suo stagno ed il principe la seguì.
Arrivarono in uno stagno...
Il principe si fermò a osservare il mondo della ranocchia. Era colorato e pieno di ninfee su cui la ranocchia saltellava gioiosamente e alternava continuamente immersioni nello stagno e momenti di sole che la scaldava. Da quel giorno il principe andò a trovare la ranocchia tutti i giorni e si riempiva gli occhi e l’anima di gioia al solo osservarla saltellare felice. Poi ritornava al suo castello e governava il suo regno e adesso riusciva a rendere felice il suo popolo. Finalmente aveva capito cos’era la felicità.
Cipolla era una troll piuttosto taciturna, triste e in alcune giornate particolari capitava che le lacrime disegnassero righe sul suo dolce viso. Mamma Brunella era sempre impegnata a guadagnare uno dei suoi preziosi sorrisi.
Ma improvvisamente...
Una brutta tempesta si abbatté sul regno e il piccolo principe era preoccupatissimo per la sua ranocchia. Uscì coraggiosamente fra tuoni fulmini e vento e si diresse allo stagno. Per quanto cercò non riuscì a trovare la ranocchia nonostante avesse cercato dappertutto ed era ormai completamente fradicio d’acqua e infreddolito. Era lì lì per perdere le speranze quando vide una foglia di ninfea trasportata dal vento sullo stagno. Sopra la foglia con sua grande gioia c’era la sua ranocchia!
La gioia però si trasformò rapidamente in disperazione perché la ranocchia non dava alcun segno di vita. Corse subito verso il castello per metterla al riparo e capire come stava. Entrò e la portò vicino al caminetto che aveva acceso quel giorno per la prima volta. Per quanto si adoperasse la ranocchia non si riprendeva, cominciò a piangere, e una lacrima cadde sulla ranocchia in corrispondenza del cuore.
La lacrima si trasformò in una piccola fata…
Ed il principe chiese:
Chi sei?
La piccola fata rispose:
Sono la mamma della piccola ranocchia. Sono sempre stata nel suo cuore per assicurarmi che fosse felice. È arrivato il momento per me di uscire dal suo cuore.
Il principe ricominciò a disperarsi…
Ma la piccola fata disse:
Non disperare e credi sempre nella vita e nell’amore!
Improvvisamente accadde la meraviglia…
Il principe si era trasformato in un bellissimo ranocchio e la ranocchia stava riaprendo gli occhi. La fata disse:
Nel suo cuore ormai ci sei solo tu.
Da allora vissero felici e contenti saltellando fra lo stagno ed il castello e ancora oggi in quel regno si chiedono che fine abbia fatto il principe innamorato della ranocchia.
Dopo questo anno veramente difficile tutte le persone e tutti i bambini hanno bisogno di tornare ad amare se stessi. Un primo passo per amare se stessi è quello di regalarsi un dolce riposo.
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